Puzza continua

Come tutti i cittadini siamo molto rammaricati dal fatto che il 21 maggio 2020, i giudici del TAR abbiano respinto il ricorso del Comune di Colonnella nei confronti della ditta Stam che appesta l’aria di vaste zone di Colonnella e dei comuni vicini.

I motivi di ricorso sono stati riconosciuti infondati. Abbiamo letto le motivazioni della sentenza e siamo sorpresi per le inadempienze, omissioni e contraddizioni prodotte da parte dell’amministrazione a supporto del ricorso. La mancanze evidenziate dai giudici sono talmente numerose. Verrebbe forse qualche sospetto? Di seguito alcuni passaggi estratti della sentenza:

Il gruppo consiliare Colonnella Cambia ha chiesto controlli e analisi in atti pubblici regolarmente protocollati, queste le date:

  • 31/07/2019 richiesta controlli aria, acqua e suolo
  • 06/08/2018 controlli adempimenti dei lavori Stam e sul trasporto dell’ammendante
  • 31/07/2019 richiesta al sindaco d’intervento sulle emissioni della Stam
  • 19/08/2019 richiesta sui controlli sulle emissioni della Stam
  • 22/08/2019 richiesta controlli e analisi sulla composizione dell’ammendante prodotto dalla Stam
  • 22/10/2019 richiesta tavolo tecnico con Asl, Arta, comuni limitrofi ecc. per i controlli Stam
  • 04/09/2019 raccolta di oltre 1300 firme sul disagio olfattivo provocato dalla Stam
  • 14/05/2020 segnalazione urgente cattivi odori a Sindaco, ASL, Prefetto e Questore.
  • 25/05/2020 ennesima segnalazione e invito a prendere provvedimenti a Sindaco, ASl di Teramo, Arta Abruzzo, Prefetto e sindaci dei comuni limitrofi.

Per non parlare delle numerose segnalazioni fatte verbalmente da tantissimi cittadini. Dalla sentenza si possono trarre alcune considerazioni, il comune non ha messo in campo nessuna azione per voler davvero risolvere il problema. Solo promesse, mai fatte analisi indipendenti sul prodotto ammendante sparso nelle campagne, seppure richieste più volte dall’opposizione, richieste solo saltuarie di controlli ARTA per il rilevamento delle emissioni, in pratica mai prodotto nulla di oggettivo come puntualmente rilevato dai giudici.

Il minimo delle responsabilità che si potrebbero imputare al sindaco sono inadeguatezza e insufficienza delle azioni amministrative. Pensare che sia così sprovveduto nell’azione amministrativa, da non essere riuscito a produrre quanto sarebbe stato utile a fermare la puzza non è da ingenui?

La vicenda si protrae da anni, le minacce di chiusura mai eseguite, il ricorso al TAR, la richiesta di sequestro alla procura, i controlli sempre promessi e mai richiesti in maniera efficace, lo scaricabarile continuo, sembrano piuttosto azioni di una fiction, far sembrare…

L’esasperazione di qualche cittadino

Viene da chiedersi, il sindaco ha reale intenzione di fermare la puzza?

L’unico che ha il potere di intervenire è solo il sindaco, massima autorità sanitaria sul territorio. (Art. 54 del d. Lgs. 267/2000 e art. 117 del d. Lgs. 31 Marzo 1998).

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